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Grande Premio Tissot de Portugal

Tony Arbolino è stato uno tra gli undici piloti coinvolti nella caduta sotto la pioggia, alla stessa curva, nei primi giri di un caotico Gran Premio del Portogallo, ma la cosa importante è che il pilota stia bene!

La gara della Moto2 è iniziata sull'asciutto sul circuito dell'Algarve International Circuit, ma all'inizio della gara ha subito cominciato a piovere, rendendo estremamente difficile il lavoro dei piloti che guidavano con gomme slick.

 

La pioggia poi si è gradualmente intensificata fino al momento in cui i primi piloti della gara, tra cui Tony, sono entrati alla curva due al nono giro. Lì undici piloti sono caduti a causa della pioggia, incluso Tony Arbolino che lottava ancora una volta per il podio. 

Sfortunatamente, il giovane italiano non ha potuto riportare la proprio moto alla pit lane entro i cinque minuti dalla bandiera rossa, il che significa non essere idonei per ri-allinearsi nella griglia di ripartenza per la gara, che si è svolta poi su sette giri.

Il giovane italiano, però, ha lottato per le posizioni di testa fin dai primi giri, grazie ad un'ottima partenza dal quarto posto in griglia.

Tony era al quinto posto, a breve distanza dalla lotta per il comando, che includeva Aron Canet, Cameron Beaubier e Ai Ogura, prima di cadere al nono giro. 

Si ritorna a casa sicuramente un po' delusi, ma consapevoli del gran lavoro svolto anche durante questo week end e che le condizioni variano, ma la classe resta!!

 

🎙Tony:
“Era una situazione strana e pericolosa. Pioveva dal primo giro. L'abbiamo visto sullo schermo, ma il primo pilota stava spingendo ed è stata una gran gara. Speravo che smettesse di piovere, ma continuava a cadere... Tuttavia, sapevo che ad un certo punto sarebbe stato pericoloso, con più acqua sull'asfalto. Alla fine è stato così. È stato un incidente davvero pericoloso. Era possibile che oggi alcuni piloti avessero un risultato peggiore. Ma siamo tutti al sicuro e, onestamente, questa è la cosa più importante. Dobbiamo capire cosa è successo in questa situazione. Per me dopo due o tre giri si vedeva che pioveva ed era meglio sventolare la bandiera rossa subito, che finire così. La cosa che ci portiamo a casa è che eravamo nel primo gruppo de andavamo bene,quindi dobbiamo continuare a lavorare in questo modo”